Domenica 27 maggio 2012
Museo di Santa Caterina
Treviso – h. 14.30-18.00
Dalla consapevolezza del proprio ruolo e dalla disponibilità a collaborare nasce la proposta di incontro tra operatori culturali ed operatori economici per delineare una prospettiva condivisa e possibile per lo sviluppo del territorio trevigiano.
Il lievito dell’innovazione, la vivibilità di un territorio e la sua capacità attrattiva, la fertilità delle relazioni sociali misurano la soddisfazione di bisogni intellettuali ed emotivi. La cultura non è interpretabile come variabile voluttuaria ma è riconosciuta, è un elemento sistemico e propulsivo per la qualità della vita della società intera e come tale va riconosciuta.
Da un percorso di consultazione delle realtà culturali sono emerse incognite comuni su come attivare un dialogo efficace con il tessuto economico, amministrativo e civico. A queste si cerca di rispondere fornendo strumenti di analisi ed esempi di best practices, grazie alla consulenza del think tank epos, un team di esperti che monitora le dinamiche processuali del mercato culturale in tempo reale.
L’obiettivo è maturare una visione condivisa da tutte le parti (privato e pubblico, associazioni ed enti, soggetto culturali ed economici) che costituisca una consapevolezza nuova, originale ed originaria con cui rilanciare le dinamiche culturali ed economiche nella città di Treviso.
Le tematiche affrontare saranno le seguenti
La cultura come driver economico
La cultura (sapere ed esperienza) è lo strumento primario dell’attuale economia della conoscenza. Lo spazio mentale ed emotivo delle persone è l’infrastruttura decisiva.
Per alimentare l’intelligenza collettiva occorre rendere la frequentazione dei luoghi di cultura un’esperienza quotidiana; occorre avvicinare i cittadini ad una fruizione confidenziale dei beni e delle attività culturali. Un modello di sviluppo centrato sul sapere e sull’innovazione, infatti, non si raggiunge soltanto concentrando risorse e sforzi su gruppi ristretti di ‘cervelli’ ma socializzando le opportunità per l’intelligenza collettiva di sollecitare curiosità, condivisione e innovazione.
Nuovi bisogni intellettuali
La società si fa sempre più sofisticata dal punto di vista cognitivo. Lo sfondo al tempo stesso locale e globale, analogico e digitale, delicato e aggressivo, incide sulla superficie e richiede nuove analisi e visioni. La sfida si pone dal punto di vista dei contenuti: richiede di coniugare identità radicate e in formazione, memoria e curiosità, abitudine e slanci progettuali. Bisogni, desideri, aspettative di soggetti in divenire chiedono di essere interpretati per un incontro autentico tra domanda ed offerta culturali.
Sostenibilità: una priorità non solo ambientale
La crisi in corso archivia le certezze sulle modalità consolidate di finanziamento. Nuovi paradigmi finanziari possono essere mutuati o inventati. La stratificazione dei mercati culturali, la diversificazione della domanda, le economie richieste e generate dalla cultura sono elementi imprescindibili per pianificare l’azione degli operatori culturali.
Dal confronto di best practices di governance e di fundraising, di comunicazione e marketing, di esposizione e ricezione si possono assimilare nuove declinazioni e applicazioni, per una sintesi di garanzie rinnovabili.
Programma degli interventi
Saluti delle Autorità
Maurizio Vanin (Uff. tecnico Ass. Cultura), La cultura in Comune.
Martha Friel (epos) Cultura: una parola, molte accezioni.
Enrico Maria (Farmacia Girardi) La cultura fa bene alla salute.
Stefano Monti (epos) Impresa e cultura: liaisons dangereuses?
Michele Furlanetto (Ass. Tra), La metamorfosi del capannone tra fantasia e concretezza
Claudio Bertorelli (Centro Usine), I paesaggi culturali nascono dal basso
Martina Zanatta (PhD), Luoghi di cultura, fucine di idee. Nuove sollecitazioni dal territorio.
Elena Lorenzetto (PhD), Estensione della metropoli verso la periferizzazione
Michele Trimarchi (Epos), Quanto vale la cultura?
Conclusioni
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