CityFutures. Architettura Design Tecnologia per il futuro della città

Il volume raccoglie gli Atti della Conferenza internazionale CityFutures 2009 organizzata dalla Società Italiana di Tecnologia dell’Architettura (SITdA) e da MADE expo (Milano, 4-5 Febbraio 2009). I contributi pubblicati portano la firma di alcuni fra i più importanti ricercatori e scienziati attivi sul problema della complessa crisi dei sistemi metropolitani, i quali si sono confrontati sugli strumenti e sui metodi per governare la città verso un futuro sostenibile.

A distanza di più di un anno dalla conferenza internazionale CityFutures, organizzata dalla Società Italiana di Tecnologia dell’Architettura (SITdA) e da MADE expo (Milano, 4-5 Febbraio 2009), sorprende quanto le tematiche approfondite attraverso questa pubblicazione, che raccoglie gli atti del convegno, risultino ancora fortemente attuali. Il titolo stesso circoscrive l’oggetto d’analisi a tre linee di intervento per governare la città, architettura, design e tecnologia, esplorando strumenti e metodi per indirizzare la cultura urbana verso un futuro sostenibile. Ricercatori e scienziati si confrontano sul problema della complessa crisi dei sistemi metropolitani, individuando strumenti e metodi in grado di avviare efficacemente i cambiamenti strutturali necessari per fronteggiare la crisi.
A livello europeo, uno strumento degno di nota per realizzare una svolta innovativa e ambiziosa nel futuro delle città a breve termine è la piattaforma Smart Cities, adottata da parte del Consiglio e del Parlamento Europeo per lo sviluppo di tecnologie a basso contenuto di carbonio, con l’obiettivo di portare entro il 2050 le città europee ad una riduzione del 40% della CO2 prodotta rispetto a oggi. Particolare attenzione viene dedicato a questo modello innovativo, che costituisce un banco di prova per la città nella costruzione di regole per riqualificare e infrastrutturare il territorio urbano, inserendo la variabile tecnologica e le conseguenti tecnologie e soluzioni costruttive.
L’intervento proposto nella relazione generale di Lorenzo Matteoli (Italia), riprende in parte questo modello, proponendo ai relatori una ipotesi di percorso basata su una strategia di “transizione” che parte “dal basso”. Detta altrimenti, la svolta vede la città e i grandi territori metropolitani come luoghi di massima potenzialità per il cambiamento e di massima possibile fragilità ambientale, sociale ed economica. Il monito che ne deriva è che il futuro vivibile delle città è un progetto multigenerazionale, che non può svolgersi senza un preciso disegno politico che la nostra generazione ha la responsabilità di impostare.
Anche l’intervento successivo, proposto da Gary Lawrence (USA), riprende questi concetti sviluppandoli ulteriormente in una prospettiva di gestione ottimale della città, che trova nella capacità di adattamento la strategia chiave per la pianificazione degli spazi urbani. Tale capacità, si legge, è intrinsecamente legata alla necessità politica di far sì che i cittadini intendano il futuro come qualcosa “da abbracciare”, e non da temere: in questo senso i cittadini devono essere sensibilizzati ad una maggiore partecipazione e consapevolezza verso gli elementi della sostenibilità, come qualcosa da comprendere e di cui essere partecipi.
C’è un altro elemento della sostenibilità al quale occorre prestare attenzione: la sostenibilità culturale. L’architetto George Kunimiro (Giappone) propone un interessante filone di ricerca inteso ad identificare l’eredità culturale urbana e naturale asiatica del XX secolo, con particolare riferimento alla città di Tokyo e ai Giochi Olimpici del 2016, intesi come veicolo per far virare la città stessa verso la sostenibilità ambientale. In tale contesto, l’abilità creativa dell’architetto diviene quindi lo strumento con il quale la società può diventare completamente sostenibile.
Un altro grande evento fa da cornice all’intervento di Zheng Shiling (Cina): l’EXPO 2010 di Shanghai, definita come “città in continuo cambiamento”. A causa della preparazione dell’evento, infatti, è in corso un rinnovamento globale della città, con particolare riguardo alle aree storiche e al patrimonio architettonico, conservati con più attenzione per un migliore sviluppo dell’ambiente urbano. Riurbanizzazione intesa come evento speciale sia per il contesto cinese che per la città di Shanghai, che si trova di fronte ad un’opportunità significativa per creare una nuova tradizione culturale in grado di garantire uno sviluppo equilibrato tra la forma fisica degli spazi e i comportamenti sociali.
Suggestiva la metafora proposta da Janier Lerner (Brasile), che propone la città come una “tartaruga”, esempio perfetto di integrazione tra vita, lavoro, movimento, cioè tra gli aspetti chiave per la sostenibilità urbana. La città non va intesa quindi come problema ma come “soluzione”, in cui la sostenibilità è una equazione tra quello che si conserva e quello che si crea.
La conclusione finale chiude il cerchio degli interventi, sottolineando l’apertura dei singoli contributi, coerentemente orientati con lo schema generale della governabilità, della visione e delle tecnologie, che sono le tre parti in cui il volume è suddiviso. A questa apertura, infine, il relatore generale, Lorenzo Matteoli, aggiunge una forte dose di “futuro”, proponendo alcuni aspetti qualificativi del mandato dei prossimi CityFutures: quantificare e qualificare le strategie e le tecnologie di intervento, dimostrandone la fattibilità tecnica, i tempi e l’impegno finanziario, economico e sociale.

CityFutures
Architettura Design Tecnologia per il futuro della città
A cura di Lorenzo Matteoli e Roberto Pagani
Hoepli Euro 16
ISBN: 9788820344610