Crowdsourcing è una pubblicazione a cura di Jeff Howe edita nel 2010 da Luca Sossella. Con questo termine si usa definire il sistema partecipativo e di collaborazione di massa nella gestione delle dinamiche d’impresa. In questo senso, la rete si configura come la leva principale di potenziamento di questo modello partecipativo che trae vantaggio dall’evoluzione 2.0 del sistema, attraverso il contributo di blog e social network o di piattaforme di natura partecipativa.
Il concetto alla base di questa pratica è che maggiore è il numero degli individui coinvolti nel processo di problem solving maggiore sarà la probabilità di trovare soluzioni efficaci e appropriate, in altre parole “più è meglio”. Il nuovo approccio prevede infatti di manifestare all’esterno la propria vulnerabilità attraverso la divulgazione delle problematiche che caratterizzano la società stessa perché, a quanto pare, è più importante risolvere i problemi, beneficiando dell’enorme potenzialità fornita dalla rete, piuttosto che nascondere eventuali difficoltà per evitare che potenziali competitors ne vengano a conoscenza. Quanto descritto scardina completamente la filosofia che ha sempre caratterizzato la gestione delle informazioni dentro e fuori le società. Stiamo dunque assistendo alla concretizzazione più estrema del concetto di motley crew property preconizzata da Richard Caves, per la quale la produzione richiede numerose abilità e competenze e chi meglio della rete e della moltitudine che la popola può lavorare in questa direzione? Si tratta della differenza tra innovazione tradizionale o chiusa e innovazione aperta: la prima si sviluppa all’interno della società la seconda è aperta a contaminazioni esterne.
In un certo senso, il capitale intellettuale non gravita più solo attorno alla ricerca universitaria perché per dirla con l’autore “La folla possiede una vasta gamma di talenti, e alcune persone hanno il tipo di abilità e competenze che una volta si trovavano solo in ambienti accademici esclusivi”.
Howe analizza dunque questo fenomeno, valutandone potenzialità e rischi e individuando all’interno del concetto di intelligenza collettiva un valore aggiunto in termini di sviluppo e crescita per diverse tipologie societarie: dalle multinazionali al non profit, dai governi alle charities.
L’autore delinea, infine, le prospettive di un fenomeno di questa portata, preconizzando un cambio generazionale che porterà gli adolescenti cresciuti a pane e social network a rivestire ruoli dirigenziali. Le loro nuove abilità cognitive rivoluzioneranno la gestione del lavoro molto più di quanto non sia accaduto fin qui, portando al rapido decadimento di formule aziendali obsolescenti e troppo poco al passo con lo sviluppo tecnologico.
Crowdsourcing
Il valore partecipativo come risorsa per il futuro del business
Jeff Howe
Luca Sossella Editore, 2010
Euro 15,00