L’arte al tempo dei media. Profili e tendenze della scena artistica italiana

Una ricerca volta a far emergere gli aspetti più intimi della figura dell’artista contemporaneo: cosa fa e come, e l’importanza che la percezione del sé ha nel processo creativo e comunicativo dell’artista.

Francesco Casetti, professore alla Yale University nell’Humanities Program  e nel Film Studies Program, ha diretto e coordinato la ricerca contenuta nella raccolta di saggi “L’arte al tempo dei media. Profili e tendenze della scena artistica italiana”, condotta tra gli ultimi mesi del 2010 e l’autunno 2011 su un campione di 7.844 artisti partecipanti alle prime due edizioni del Premio Terna per l’Arte Contemporanea.

 

L’indagine presenta caratteri di innovatività sotto molteplici punti di vista. Innanzitutto l’oggetto dello studio, rappresentato dalla volontà di indagare e mettere in evidenza gli aspetti della scena artistica contemporanea non illuminati dalle luci della ribalta, ponendo lo sguardo sulle caratteristiche più intime e umane della figura dell’artista, con la volontà di superare la stereotipizzazione che storicamente lega questa figura ad una serie di cliché che tendono ad allontanarla dalle relazioni con il pubblico e con il contesto in cui si inserisce.

 

In secondo luogo la metodologia adottata: ad una prima raccolta di dati quantitativi, volta a definire lo scenario di riferimento sulla base di un questionario a risposta multipla somministrato a tutti i partecipanti alle prime due edizioni del Premio Terna, ha fatto seguito un’indagine qualitativa, tendente a precisare lo stato dell’arte della scena artistica contemporanea attraverso una serie di verbalizzazioni restituite in maniera spontanea da alcuni artisti selezionati, vincitori del premio stesso. Ne consegue un’analisi dialogica, e in parte narrativa, nella quale i diversi saggisti apportano il proprio punto di vista personale e professionale alla tematica dell’interazione tra i territori dell’arte contemporanea e i mezzi di comunicazione.

 

La multidisciplinarità del testo permette di indagare a fondo quelle che si pongono come tematiche preponderanti per la definizione del reale profilo dell’artista contemporaneo e del suo ruolo nella società. Infatti, i processi sociali e storici della fruizione dei prodotti culturali, l’incrocio contemporaneo di arte e media, il ruolo dell’artista e la percezione che ha di sé sono indagati da una prospettiva storica (Mariagrazia Franchi, professore associato di storia culturale dei media audiovisivi presso l’Università Cattolica di Milano), espressiva (Elisabetta Locatelli, docente a contratto di Nuovi media e Reti sociali presso l’Università Cattolica di Milano e di Realtà virtuali e Paradigmi della complessità presso l’Accademia di Belle Arti Santa Giulia di Brescia; Marco Tomassini, dottore di ricerca in “Culture della comunicazione” presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano), sociologica (Paolo Parra Saiani, ricercatore in Sociologia presso l’Università di Genova, Dipartimento di Scienze politiche e docente di materie sociologiche e metodologiche presso numerose università), e artistica (Emanuela De Ceco, critica d’arte e professore associato di Storia dell’arte contemporanea presso la Facoltà di Design e Arti, Libera Università di Bolzano).

 

I contributi illustri di Peppino Ortoleva, ordinario di Storia e teoria dei media presso l’Università di Torino, e di David Joselit, Carnegie Professor in Storia dell’Arte alla Yale University, aiutano il curatore a tirare le somme sul significato di fare arte ed essere artista oggi.

 

Lo scenario tratteggiato, derivante dalla numerosità ed eterogeneità del campione analizzato, sottolinea la frammentarietà del settore. Lungi dal considerare tale dato come un limite, il testo suggerisce come questa diversificazione, unita alla tensione continua tra tendenze conservatrici e spinte al cambiamento, rappresenti la forza dello scenario artistico contemporaneo, facendo emergere nuovi ruoli dell’artista (artista mediatore), nuove figure (Pro-Am, “Amatore Professionista”), nuove modalità espressive (produsage e grass root), nuove interazioni con il territorio e il contesto di riferimento (artista glocal), nuovi sistemi di comunicazione e promozione (social network e web 2.0). Sono soprattutto questi gli elementi che animano la scena artistica contemporanea e le permettono un continuo aggiornamento, attribuendo all’artista la funzione di aggregatore delle proprie tradizioni e identità con le diverse realtà esterne, interpretate attraverso il suo “occhio globale”.

 

La scelta del Premio Terna come incubatore del campione analizzato non è casuale. Un premio che mira a promuovere l’arte e gli artisti contemporanei sfruttando le sinergie esistenti tra impresa e cultura, e che per l’accesso libero e gratuito rivolto ad artisti di tutte le età, l’affiancamento di artisti sconosciuti a grandi maestri, e le modalità di voto – impostate tanto alle logiche “di nicchia” della giuria di esperti quanto a quelle “popolari” del  gradimento sulla piattaforma internet – rappresenta la fonte ottimale per effettuare una mappatura attendibile e accurata dell’ampiezza ed eterogeneità della scena artistica contemporanea.

 

L’arte al tempo dei media
Profili e tendenze della scena artistica italiana
a cura di Francesco Casetti, con un intervento di David Joselit
Postmedia books, 2012
Euro 19,00