Starchitecture. Scene, attori e spettacoli nelle città contemporanee

Con la costruzione del Guggenheim Museum la città di Bilbao è divenuta il simbolo incontrastato della star architecture. Analizzando in maniera critica il fenomeno della spettacolarizzazione in campo architettonico, il volume offre una inedita interpretazione dei processi che hanno portato a risultati architettonici simili in contesti anche molto diversi tra loro.

I grandi progetti architettonici realizzati nel corso degli ultimi decenni hanno contribuito in modo rilevante alla creazione di un nuovo apparato semantico e iconografico legato al concetto di spazio urbano antropizzato. Il diffondersi di pratiche di “vetrinizzazione sociale”, con il progressivo prevalere dell’apparire sull’essere, ha sovraccaricato di rimandi simbolici e identitari anche il tessuto architettonico delle città che sono diventate esse stesse entità maggiormente interessate ai fattori estetici piuttosto che alla funzione sociale delle proprie costruzioni.

 

La sovrapposizione tra l’immagine di un’opera architettonica spettacolare, il nome del suo ideatore e la città che la ospita è diventato un fenomeno ricorrente, facilmente osservabile in diverse parti del mondo, che ha posto in discussione non solo il ruolo ma anche l’utilità dell’architettura contemporanea.

 

Dalla comparsa del “Bilbao effect” in poi, la star architecture, ossia l’ideazione di enormi apparati architettonici affidata ad architetti che sono diventati delle vere e proprie icone della cultura contemporanea, è stata raramente analizzata in maniera critica, in quanto mero oggetto del contendere tra due visioni contrapposte che a fasi alterne osannano oppure denigrano l’operato di coloro che vengono comunemente definiti archistar, fornendo un’interpretazione talvolta superficiale di un evento complesso.

 

Il volume “Starchitecture. Scene, attori e spettacoli nelle città contemporanee”, attraverso una sapiente combinazione tra testo scritto – redatto da Davide Ponzini – e fotografia – con scatti di Michele Nastasi – intende fornire una valutazione delle dinamiche che regolano e influenzano il ricorso a grandi progetti firmati sia nei paesi sviluppati sia in contesti emergenti. Indagando lo sviluppo urbano di tre aree geografiche disomogenee tra loro – Abu Dhabi, Parigi e New York – il volume coglie l’esistenza di numerose differenze legate alla varietà territoriale caratteristica di ciascun luogo, mettendo in evidenza come il raggiungimento di risultati architettonici simili non derivi da un processo univoco replicabile in qualsiasi contesto, ma sia al contrario il prodotto di pratiche architettoniche e urbanistiche che variano a seconda del luogo considerato pur seguendo una tendenza comune.

 

Se è vero che il successo della star architecture è ascrivibile, almeno in parte, alla competizione internazionale innescata dalla globalizzazione, per cui le città si contendono a livello mondiale il titolo di spazio urbano con l’immagine migliore, è altresì vero che la realizzazione di architetture spettacolari sia sovente utilizzata dai policy makers per ottenere un maggior consenso politico, sfruttando i benefici derivanti da una massiccia esposizione mediatica e soggiacendo a interessi politici e economici che possono sfociare anche in effetti perversi e paradossali.

 

La spettacolarizzazione dell’architettura può essere vista “al tempo stesso come la forza e la debolezza dell’architettura contemporanea”. Per contribuire in positivo alla trasformazione delle città contemporanee ed evitare che esse diventino cloni le une delle altre, prive di una propria identità e riconoscibilità, la star architecture deve adottare una visione di lungo periodo e deve imparare a dialogare con i piani e le visioni urbane del futuro, ponendo “più attenzione agli interessi materiali, politici e simbolici che promuovono questi interventi, agli obiettivi dichiarati e taciti, alle modalità di azione che possono indurre a tali evidenti paradossi”.

 

 

Starchitecture
Scene, attori e spettacoli nelle città contemporanee
Davide Ponzini, Michele Nastasi
Allemandi & C., 2011
Euro 30,00