Télévision. L’ère du numérique

Il volume propone un’analisi inedita della trasformazione dovuta alle innovazioni tecnologiche degli ultimi vent’anni del grande media per eccellenza, la televisione. L’originalità dell’approccio consiste nella prospettiva con cui si sceglie di indagare il mezzo: la televisione, strumento comunicativo alla base della vita politica e culturale globale, è infatti da sempre oggetto di studi di natura sociologica e filosofica, ma pochi si sono cimentati nello studio economico delle sue ricadute mediatiche.

“Télévision. L’ère du numérique” è un saggio che propone un’analisi inedita della trasformazione dovuta alle innovazioni tecnologiche degli ultimi vent’anni del grande media per eccellenza, la televisione.

 

L’originalità dell’approccio consiste nella prospettiva con cui si sceglie di indagare il mezzo: la televisione, strumento comunicativo alla base della vita politica e culturale globale, è infatti da sempre oggetto di studi di natura sociologica e filosofica, ma pochi si sono cimentati nello studio economico delle ricadute mediatiche sui comportamenti sociali e culturali, e soprattutto sulle conseguenze economiche dovute a fattori sociali che viceversa si ripercuotono sull’industria televisiva.

 

Il volume intende quindi mettere in evidenza come, al di là dei cupi presagi di quanti vedono nell’avvento delle nuove tecnologie, e di internet in particolare, il declino e l’irreversibile scomparsa della televisione così come tradizionalmente conosciuta – e conseguentemente di una serie di fattori a questa intimamente connessi (come ad esempio la professione del programmatore) -, questo grande media basi invece la sua sopravvivenza su una sorprendente abilità nel mantenere immutate le caratteristiche essenziali sulle quali si fonda, come il legame indissolubile tra contenuto e contenitore e la convergenza intorno a modelli estremamente simili anche se connessi a contesti e sistemi molto diversi tra loro.

 

La televisione rivela così la sua natura di mezzo polimorfo, dinamico, dalle molteplici dimensioni e funzioni: da industria dell’entertainment, madre del potente settore audiovisivo, a mezzo di supporto dei privati e strumento insostituibile per i produttori di beni e servizi attraverso la pubblicità; da espressione sociale e canale di “culturalizzazione” a motore per lo sviluppo di Internet.

 

A questa natura molteplice corrispondono i diversi punti di vista degli autori dei saggi: da un lato docenti universitari e accademici analizzano le conseguenze economiche dell’evoluzione mediatica, dall’altro professionisti del settore raccontano la propria esperienza e testimoniano gli effetti della trasformazione nei rispettivi settori di appartenenza.

 

I dieci capitoli in cui si divide il volume sono abilmente ripartiti all’interno di quattro sezioni, così da analizzare la questione in maniera sintetica e dinamica. I due curatori del testo, Jean Charles Paracuellos, consulente d’impresa nel settore delle comunicazioni, e Pierre-Jean Benghozi, direttore di ricerca al CNR, guidano con abilità lo sviluppo della trattazione, a partire dall’excusus storico dell’arco di vita della televisione, dalla nascita dei grandi canali all’era della prolificazione dei canali di distribuzione alternativa, fino all’analisi giuridica dei sistemi di regolamentazione in Europa e all’estero (in particolare il caso del Canada).

 

Proprio per questo, destinatario del testo è tanto il pubblico generico, che verrà messo in condizione di comprendere meglio le dinamiche televisive, ma anche professionisti del settore e di ambiti adiacenti, i quelli potranno attingere a dati e informazioni riguardanti costi e pratiche di produzione, nonché responsabili pubblici, interessati particolarmente dalla dimensione internazionale proposta in chiusura.

 

Télévision. L’ère du numérique
(a cura di) Jean-Charles Paracuellos e Pierre-Jean Benghozi
La documentation Française 2011
Euro 14,50