The City of Flows

“City of Flows”, edited by Mauro Magatti and Laura Gheradi, delves into the dynamic and interconnected nature of contemporary cities. The book features contributions from leading urban scholars, including Marc Augé, Vincent Kaufmann, Saskia Sassen, Nigel Thrift, and Patrick Le Galès, and offers valuable insights into the challenges and opportunities of urban development.

“City of Flows”, edited by Mauro Magatti and Laura Gheradi, delves into the dynamic and interconnected nature of contemporary cities. The book features contributions from leading urban scholars, including Marc Augé, Vincent Kaufmann, Saskia Sassen, Nigel Thrift, and Patrick Le Galès, and offers valuable insights into the challenges and opportunities of urban development.

“City of Flows”, curato da Mauro Magatti e Laura Gheradi, con i contributi di Marc Augè, Vincent Kaufmann, Saskia Sassen, Nigel Thrift e Patrick Le Galès, raccoglie le discussioni e le idee elaborate nel corso di una serie di workshop sul tema dello sviluppo urbano. I workshop costituiscono parte del progetto RISC. RISC, acronimo di “Respatialisation, Institutions and Contemporary Society”, è un progetto triennale dell’Università Cattolica di Milano, la Camera di Commercio di Milano e “Globus et Locus”, che effettua la ricerca sulle trasformazioni delle città a livello globale. I saggi, dal consapevole taglio interdisciplinare, esaminano il tema dello sviluppo urbano e degli effetti dei cambiamenti sui centri urbani prodotti a livello globale. L’idea su cui si innesta il dibattito si può sintetizzare come segue: nuove funzioni e nuove “comunità di pratiche” relative a settori quali il settore finanziario, commerciale, tecnologico, producono effetti rilevanti sui territori e le comunità, ma l’influenza che questi esercitano è totalmente svincolata dai tradizionali parametri legati allo spazio e al tempo. In breve, questi settori vivono uno sviluppo che eccede limiti strettamente regionali o nazionali, e si collocano in uno spazio “altro”, differente in quanto frantumato, mobile, privo di limiti definiti. La vera sfida, sostengono i ricercatori, risiede nella possibilità di interrogarsi su, pensare a, ed attrezzarsi con i nuovi strumenti di cui gli amministratori di territori, i quali sono definiti invece da confini chiari e codificati, saranno costretti a dotarsi. Varie, complesse e sfidanti le questioni sul tappeto. Ad esempio: le politiche pubbliche come si collocano nel quadro dei cambiamenti di scenario evidenziatisi a livello globale? Quale l’equilibrio che si può generare nel rapporto tra territorialità e funzionalità? Quale sarà il ruolo che le pubbliche istituzioni dovranno assumere in un momento storico in cui rischiano di perdere la propria funzione simbolica e la capacità di assicurare la stabilità delle politiche urbane?
Questioni non banali, tanto più che la scelta di cercare delle risposte in merito all’evoluzione dello spazio urbano si lega alla consapevolezza di quest’ultimo come luogo fisico che è teatro delle tensioni derivanti dai cambiamenti cui assistiamo. Nondimeno lo spazio urbano continua a rivestire una grande importanza in termini di produzione di senso a livello interpersonale e a livello strutturale, in quanto gli aggregati funzionali offrono opportunità di crescita delle abilità dei singoli. In questo senso, il successo di alcuni centri urbani e metropolitani rispetto ad altri, risiede nella capacità di assolvere a funzioni di “laboratorio creativo”, ovvero al farsi crocevia di flussi – di persone, idee, funzioni- sia locali che globali.
Il focus è sullo sviluppo urbano, come si diceva, le prospettive offerte dai singoli autori spaziano dall’offerta di un quadro di contesto fornito da Augè, indaga i tratti economici tipici delle metropoli globali (Sassen), fornisce elementi teorici in merito agli strumenti di governance (Gale), presenta casi pratici esemplari in merito al tema dei talenti attratti da particolari contesti urbani e alla questione relativa ai trasporti.
Particolarmente illuminante il saggio di Marc Augè che descrive in modo puntuale un sistema urbano globale costituito da una sorta di “meta-città” globale, un luogo che è fatto dai centri urbani più importanti, tra di loro fortemente interconnessi, in cui sono prese le decisioni più importanti a livello planetario. Sebbene così attuale, però, il tema del superamento dei confini attraverso connessioni facilitate dalla tecnologia, che evoca l’idea di un mondo liberato da angusti limiti territoriali, non tiene conto di tutt’altra realtà. Infatti, basta soffermarsi sull’unicità di ciascuna metropoli, intesa quale particolare luogo che ospita i suoi micro-cosmi sociali, culturali ed etnici, ed immediatamente il concetto di “border” cacciato dalla porta, rientra dalla finestra. Una città, una metropoli, ospitano luoghi decisamente tangibili, costruiti su confini, gerarchie e isole fisiche tra di loro non connesse (si pensi ai ghetti). Anche questo dà l’idea di una città che è luogo di complessità. Un volume denso e complesso, un affascinante viaggio tra le prospettive di sviluppo prossimo venturo.

The City of Flows
Territories, Agencies and Institutions

A cura di Mauro Magatti e Laura Gherardi
Bruno Mondadori Editore, Milano, 2010
Euro 13,00